Nella capitale si dorme in hotel Al di fuori della capitale i pernottamenti sono previsti in campi di ger o semplici hotel. Le “ger” sono vere e proprie abitazioni circolari tipiche del luogo, usate dalle popolazioni nomadi e seminomadi dell’Asia Centrale da millenni. Sono spaziose e realizzate con una struttura in legno rivestita di feltro dove si entra stando in piedi. Sono essenziali, senza particolari comodità, ma dotate di tutto ciò che possa consentire di cogliere e fruire della tipicità del modo di vivere delle popolazioni del posto. Letti, materassi, lenzuola e coperte non mancano, e spesso qualche altro mobile può completare l’arredo. Una stufa, il cui tubo di fuoriuscita del fumo spunta nella parte centrale del tetto, a volte alimentata con sterco seccato (non emana alcun particolare cattivo odore), completa le dotazioni delle singole abitazioni. I servizi, bagni e docce, nei campi di ger sono comuni e anch’essi essenziali, posti in una tenda o altra sistemazione stile campeggio. I campi con le “ger” sono dotati di energia elettrica, 220 volt, anche se la sua erogazione non avviene di norma per 24 ore al giorno, ma secondo modalità ed orari indicati in loco. A volte c’è il collegamento diretto con la rete pubblica, in altri casi c’è la disponibilità di autonomi generatori. Lenzuola e adeguate coperte sono fornite in loco. L’acqua calda fornita nei campi viene riscaldata con vari sistemi e a volte è possibile che si debba attendere prima di poterla utilizzare. Se le “ger” sono dotate di stufa, il personale del campo si occupa di tenerle in funzione e di mantenere adeguata temperatura spesso anche di notte. Difficilmente si trovano letti matrimoniali nelle ger, quasi sempre si tratta di letti singoli. Nei capoluoghi di provincia ci sono dei piccoli hotel. Suggeriamo di portare un asciugamano e un sacco lenzuolo se si vuole la garanzia dell’igiene. Per i trasferimenti via terra fruiremo a Ulaanbaatar di minibus e negli altri luoghi di mezzi fuoristrada 4X4 dove trovano posto 3 viaggiatori oltre all’autista (può capitare che il Tour Leader e/o la guida locale siano il 4 passeggero) in modo tale che ognuno possa godere della vista dei panorami esterni dal proprio finestrino. Nel caso di pioggia, inoltre, questi mezzi sono certo in grado di consentirci di procedere nel migliore dei modi rispetto ad altre vetture. Nel caso vi fossero delle particolari esigenze, sarà bene che vengano segnalate al momento dell’iscrizione in modo che se ne possa riscontrare la fattibilità. Il clima tra fine settembre e inizio ottobre è piuttosto secco e freddo. E’ bene prevedere un abbigliamento confortevole e caldo, resistente ad acqua e vento, scarponcini tipo trekking leggeri, possibilmente con l’interno in goretex. Si ricorda che il clima in questa regione è sempre imprevedibile e soggetto a repentini cambiamenti, da giorni di sole e temperature gradevoli si può passare a nevicate improvvise nel giro di qualche ora.