Trekking al Selvaggio Blu considerato il più difficile d'Italia, oltre le tue aspettative, in una natura veramente selvaggia sulle scogliere a picco sul mare della Sardegna, sicuramente uno dei più belli al mondo. Selvaggio Blu è un manifesto ed un inno alla natura. Un monumento a quella Sardegna del mare e della terra, degli antichi sapori e dei boschi mediterranei che tutti sogniamo. Era il 1989 quando a Mario Verin, Peppino Cicalò e Pasquale Zucca, allora Sindaco di Baunei, , venne l’illuminata idea di recuperare ed unire i vecchi sentieri dei pastori del Supramonte per questa traversata costiera dei golfi di Arbatax e Orosei. Da allora sono passati oltre trent’anni e il Selvaggio Blu è diventato un punto di riferimento per chi ama e rispetta la natura selvaggia. E’ il sentiero che non esiste e che, come unico riferimento, ha il blu pazzesco del mare della Sardegna. La magia dei tramonti, delle stellate, dei bagni nelle cale, veri gioielli naturali a corollario delle tappe. Lungo il percorso uniche strutture umane presenti, i Cuili, vecchi ripari dei pastori e solo a tratti si percorrono veri e propri sentieri. Il resto del trekking cerca in assoluto il percorso più vicino alla costa anche se a tratti obbligatoriamente la si abbandona. Per questo si devono seguire deboli tracce che serpeggiano tra la macchia mediterranea, cale e vertiginose scogliere. Queste rocce si superano con passaggi più tecnici di arrampicata (massimo IV° grado), calate in corda doppia, tratti di vie ferrate e passaggi su tronchi di ginepro chiamati Escala Fustes. Un trekking che lascerà nella vostra anima una traccia indelebile.
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Livello Solo esperti
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Numero partecipanti min 7 - max 12