I Koroway sono una tribù molto primitiva, contattati per la prima volta dall’uomo bianco nel 1974, fino ad allora, ignoravano l'esistenza di altri popoli sulla terra. Le loro abitazioni sono sugli alberi, con altezze che possono arrivare anche fino a 45mt. Vivono in clan e sono nomadi, quindi si spostano continuamente per ottenere più cibo e animali da cacciare. Usano archi, lance e asce di pietra e per sopravvivere mangiano qualsiasi cosa offre la foresta. Le case sono costruite sugli alberi per evitare la minaccia di un altro clan ed il cane è il loro amico insostituibile, uno dei tesori più grandi che posseggono. Le donne Koroway solitamente cercano insetti e lavorano il sago che è un amido estratto da una palma; gli uomini invece cacciano animali selvatici. Ai loro ospiti i Koroway sono soliti offrire del cibo ed è segno di scortesia non accettarlo.
La nostra spedizione prevede un trekking di 8 giorni, che ci consentirà di addentrarci in aree non turistiche, avendo la possibilità di contattare tribù che ogni anno ricevono pochissime visite da parte dell’uomo bianco.Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere modificato dalla guida e/o accompagnatore in qualunque momento se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo. Il viaggio è una vera e propria spedizione adatta a viaggiatori motivati e spinti dalla curiosità di conoscere e scoprire popolazioni che ancora vivono seguendo i ritmi della natura. La zona da visitare è una delle aree più remote del mondo, quindi l’organizzazione del viaggio è particolarmente difficile. È richiesto UN ELEVATO SPIRITO DI ADATTAMENTO ED UN’OTTIMA CONDIZIONE FISICA, dato che ci sono diversi giorni di trekking ed è necessario trascorrere diverse notti in tenda. Il trekking è molto pericoloso per via del fango e dei continui tronchi e tronchetti tranciati dai machete: sono come vere e proprie lance confitte nel terreno e caderci sopra equivale a farsi trapassare da parte a parte. Infine ci sarà la possibilità di montare e smontare la tenda sotto la pioggia, con l'umidità che entra nelle ossa, lavandosi sommariamente o di rado nei fiumi, bevendo acqua bollita o filtrata e soprattutto calda.Occorrono flessibilità e capacità di adattamento ad ogni situazione. Autoselezione e consapevolezza, questi sono i termini giusti prima di decidere se si può affrontare un'avventura del genere. Nel volo Jayapura-Dekai, il peso consentito per il bagaglio è di 15 kg, ma sarà comunque possibile pagare per il peso extra (non incluso nella quota viaggio). Ogni partecipante avrà a disposizione il proprio portatore per trasportare il bagaglio, ma porterà con sé la sacca con l’attrezzatura della macchina fotografica, acqua e altri oggetti strettamente personali. Ulteriori precisazioni sull’equipaggiamento saranno date solo ai partecipanti al viaggio.