Le Biblioteche nel deserto della Mauritania

MAURITANIA DALL’OCEANO ALLE INSOSPETTABILI BIBLIOTECHE NEL DESERTO

 

MAURITANIA DALL’OCEANO ALLE INSOSPETTABILI BIBLIOTECHE NEL DESERTO

  

La Mauritania è certo un paese di contrasti : deserto e oasi, oceano , dune  e  nomadi…

L’unico paese sahariano che si affaccia sull’oceano Atlantico offrendo scenari desertici che degradano lungo la  costa . Il suo nome deriva dalla parola fenicia “mahurim” che significa “uomo dell’Ovest” ed è l’anello di congiunzione tra il nord Africa arabo e l’Africa nera

Come  il mare, il deserto è un luogo che appare vuoto e uniforme, ma in realtà solo allo sguardo di chi non lo conosce e  forse per questo, l’idea che nel mezzo del Sahara ci siano biblioteche dove si custodiscono volumi,documenti preziosi e antichissimi, può sembrare  quasi assurda … Tracce raffinate di civiltà millenarie che raccontano la storia delle popolazioni del Sahara e del Sahel.


Tuttavia quelle biblioteche esistono, e sono oggetto, oltre che di studio,  in Italia il progetto ‘Salvaguardia delle Biblioteche fa la sua parte, anche  di un faticoso lavoro di cura.  l’Unesco ha inserito le quattro città in cui esse si trovano : Chinguetti, Ouadane, Tichitt, Oualata  fra gli oltre mille siti che appartengono all’umanità per evitare che proprio il deserto, dove sono nate, li seppellisse sotto la sabbia.  Bibliotecari locali   inserendo delle polveri in contenitori e bacinelle sono riusciti a preservare i testi dalle erosioni  degli insetti, poi messi al sole e aggiunto del sale, sono riusciti a  recupere migliaia di manoscritti.. testimonianze millenarie.

Ma la storia delle biblioteche del deserto è molto più complessa, e per comprendere il loro valore è necessario prendere avvio da un tempo lontano.

Chinguetti , la settima città sacra dell’Islam . Città carovaniera famosa per il  commercio con il Maghreb, l’Arabia e l’Africa nera . Edificata tra l’XI e il XII secolo per le esigenze delle carovane che transitavano attraverso il Sahara trasportando armi, stoffe, cibo ,libri schiavi, oro e avorio ha rappresentato un luogo di scambi e incontri con e tra  i ‘Sapienti ‘ .


In questo regno di sabbie e silenzi vi sono civiltà nascoste raccontate in manoscritti custoditi nel tempo in cui la memoria riveste un ruolo cruciale. Storicamente nota come città di eruditi, conserva tutt’oggi biblioteche private che ospitano migliaia di manoscritti e testi coranici. Redatti su pelle di gazzella e avvolti in pelle di capra trattano per lo più di argomenti religiosi, ma  spaziano anche dall’astronomia alla medicina, dal diritto alla filosofia, dalla botanica ai resoconti degli interminabili viaggi dei pellegrini verso la Mecca, ma  che includono anche  documenti privati  come un atti di matrimonio. Qui  si trova la casa di Sid'Ahmed Ould Habott, nobile esponente delle famiglie più antiche che detiene, trasmessa nei secoli, la più importante biblioteca privata della Mauritania con oltre  1.500 volumi raccolti dagli avi e il piu’ antico  volume scritto su carta cinese che  risale all’undicesimo secolo

Ouadane, Tichitt, Oualata  non sono da meno, tre le viuzze strette,le moschee , dentro le case di pietra e di argilla color ocra  si trovano altrettante migliaia di volumi  spesso molto più antichi delle costruzioni che li accolgono a testimonianza di grande e colta umanità.


Che dire i libri sono parte di ognuno di noi e le Biblioteche nel Deserto  con l’immaginario potrebbe essere il titolo di un film che ognuno può vivere solo attraversando queste piste polverose in un viaggio verso la conoscenza e il sapere!

Le Biblioteche nel deserto della Mauritania