L'avventura più completa che si possa vivere in Patagonia
La Vuelta de Hielo è
l’avventura più completa che si possa vivere in Patagonia, e forse è questo il
motivo per cui è stata per anni il mio sogno nel cassetto.
"Vuelta” perché si percorre un anello con partenza e rientro ad El
Chalten, “de Hielo” perché si cammina per tre giorni di fila sullo Hielo
Continental, il terzo ghiacciaio più grande del mondo dopo
Antartide e Groenlandia.
Sono
necessarie sei tappe per completare l’anello, ma può essere necessario
aspettare settimane ad El Chalten prima di poter partire. La Patagonia è
infatti famosa per il meteo particolarmente ostile, in particolare per il forte
vento che, sul ghiacciaio, può tranquillamente raggiungere i 140 km/h.
Nel mio
caso, ero stato ad El Chalten l’anno precedente, ma il meteo sul ghiacciaio
era stato proibitivo per tutta la nostra permanenza e non ci eravamo potuti
neanche avvicinare allo Hielo Continental. Eravamo però arrivati a Paso del
Viento e avevo potuto, da lontano, ammirarlo. La voglia di fare la traversata
sul quel ghiacciaio che avevo studiato per anni ma che, a questo punto, avevo
anche visto, era troppa e l’anno dopo sono ripartito per la Patagonia.
Con la prima tappa si raggiunge la base del ghiacciaio, ci si muove su sentieri e si dorme alla Playita.
Ricordo “l’incubo” del peso dello zaino alla partenza… circa 23 kg! E’ infatti
necessario portare con se il necessario per il campo (tenda, materassino, sacco a pelo, fornello), il
cibo per 7 giorni, oltre all’abbigliamento e all’attrezzatura tecnica,
particolarmente consistente vista la varietà di terreni che si attraversano;
sono infatti necessari ramponi e piccozza per salire a Paso Marconi, le
ciaspole per camminare sul ghiacciaio quando diventa pianeggiante, oltre a
corda e imbrago. Infine, durante il percorso su terreno non innevato, è
necessario portare una slitta appesa allo zaino; questa slitta sarà poi
trainata, con sopra lo zaino, una volta raggiunto il ghiacciaio, permettendo finalmente
di levare l’insopportabile peso dalle spalle.
Camminiamo
sul ghiacciaio per tre giorni e montiamo il campo al Circo de Los Altares, letteralmente il “cerchio degli altari”, un
anfiteatro formato da alcune delle più famose montagne della Patagonia (e del
mondo) come il Cerro Torre e il Torre Egger. Dalla parte opposta di questi
pinnacoli di granito si estende, a perdita d’occhio, l’infinità dello Hielo Continental. Gli spazi sono immensi e siamo nella solitudine
più totale. Incontriamo solamente una guida con due clienti, costruiamo insieme
il muro di neve per proteggere le tende dal vento che, puntualmente, inizierà a
soffiare intenso durante la notte.
Il
sogno si è finalmente realizzato.
Quest’anno lo Hielo mi ha accolto e si è mostrato in tutto il suo splendore,
sono finalmente al Circo de Los Altares! Incredibilmente,
per essere in Patagonia, il cielo è sereno e, soprattutto, non tira vento.
Passiamo il pomeriggio a fotografare ed ammirare il luogo incredibile dove
passeremo la notte.
La sera
festeggio con una pasta alla carbonara (liofilizzata) mentre Andrea (il mio
compagno di avventura) si gusta una pasta alla cacciatora.
Mi infilo nel sacco a pelo e mi addormento guardando il Cerro Torre… uno di
quei giorni della vita che non puoi dimenticarti.
Il
giorno dopo ripartiamo e impieghiamo ben un giorno di cammino per percorrere la
morena che delimita il ghiacciaio. Ultimo pizzico di avventura attraversando un
fiume con una tirolese e giù per la valle fino ad El Chalten, per gustarci la
meritata birra.